Natura

Pagina dedicata alla Natura nel Comune di San Salvatore di Fitalia

Perché scegliere San Salvatore

“Supra la costa di un ariusu munti
c’è lu paisi du Sarvaturi
isuli e mari si trova di frunti
e ‘n’nta la valli a sciumara d’amur…”
(Francesco Rizzo)

Il testo di questa poesia del fitalese Francesco Rizzo, descrive chiaramente quello che ogni visitatore scorge arrivando ai piedi del monte, nel punto di confluenza di due torrenti, a “Due Fiumare” dove inizia la Vallata del Fitalia. Già s’intuisce la semplice e armoniosa bellezza del piccolo borgo, le case adagiate sulla vetta del colle, come distese in placido riposo sopra il verde lussureggiante della collina.

La tranquillità del paese si riflette sul carattere degli abitanti, gente serena e gioviale predisposta all’accoglienza.

Un paese dove le piazze principali sono il punto d’incontro degli abitanti, alcune nascono da piccoli slarghi tra le case, angoli suggestivi accoglienti che predispongono alle relazioni come piccoli salotti all’aperto, altre si aprono come terrazze sulla vallata del Fitalia e sull’azzurro mare del Tirreno.

Nei vicoli che si inerpicano tra le case, s’incrociano con altri attraverso porticati e ricongiungono il cento storico alle strade principali, non è difficile sentir riecheggiare le grida giocose di ragazzi e bambini che giocano. Le grida dei bambini si alternano al rimprovero di qualche adulto o al bonario monito di un anziano che riesce ancora a riunire intorno a se i bambini, quietando la loro innata vivacità con racconti d’altri tempi.

Sono ancora spaccati di vita vera, il contatto diretto e sincero con la gente ne fa un ambiente a misura d’uomo che si fonde un’armoniosa convivenza con la tecnologia e la modernità riuscendo a formare così una comunità al passo con i tempi.

È una vacanza ideale per il connubio mare-monti.

Il cuore del parco dei Nebrodi è ad un passo dal territorio fitalese.

Per chi è alla ricerca della tranquillità e del benessere, S. Salvatore di Fitalia ne offre, generoso, la possibilità!

Lo scorrimento veloce e la S.P. 115 collegano il centro del paese alla costa tirrenica.

Una solare mattinata al mare a Capo d’Orlando (raggiungibile in meno di 20 minuti), si può associare ad una passeggiata pomeridiana, a piedi o in bici, tra i boschi di nocciolo di “Vina”, di “Puzzo” può essere davvero un tuffo in una natura incontaminata.

Durante questi percorsi ci si può ristorare con sorgenti d’acqua limpida per una piccola pausa all’ombra degli alberi e poi di nuovo in cammino per smaltire le prelibatezze che l’ottima cucina fitalese offre.

Ma gli itinerari che si prestano a tali escursioni sono ancora tanti… Come Duruso o Dovera piccoli borghi contadini armai disabitati ma che contengono ancora un loro antico fascino, Torre del Capitano, ultima torre d’avvistamento ancora visibile, e poi ancora la borgate di Bufana, Scrisera o verso S. Maria Cuma o Santa Lucia…

Ed ancora percorsi naturalistici che s’insinuano sui fianchi del colle e ti portano, alla fine dell’escursione, ad un’emozione sorprendente: Rocca Pietra Giuda…

“…Tu la Signura si di la Vallata
di tutti li ridenti Cittadini
e domini suvrana incuntrastata
li sciumi, li stratali e li chiarini…”

La roccia che emerge dal culmine del monte, unisce, al fascino delle leggende e delle memorie di presenze ebraiche, un estasiante panorama.

La “Signora incontrastata della vallata”, offre al suo visitatore un incantevole panorama:

A Nord come gemme d’ametista spuntano dal mare l’Eolie, che aspettano placide l’ultimo abbraccio del sole con i suoi caldi colori del tramonto… voltando lo sguardo verso sud-est ecco lì un’altra vetta, spunta superba tra il verde dei Nebrodi, è l’Etna ancora un po’ innevata che fumante aspetta il sorgere della luna.

È un panorama d’incredibile bellezza, difficile da descrivere a parole, che regala forti suggestioni tra il profumo intenso di ginestre, querce, castagni, noccioli e fiori di campo.

Nel trascorrere delle stagioni, non si può che rimanere estasiati d’avanti a questo territorio. Rimane sempre vivo in ogni visitatore l’attaccamento a questa terra, che come al tempo dei greci produce frutti ed è sempre più devota al suo Santo patrono San Calogero.

Qui sotto vengono riportate le ambientazioni naturalistiche del comune

Pagina aggiornata il 04/05/2023

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